L'Ultima Cena di Leonardo da Vinci

L'Ultima Cena di Leonardo da Vinci

L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci (Cenacolo Vinciano), realizzata tra il 1495 e il 1496, è una delle opere più famose del mondo.

L'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, dipinta fra il 1495 e il 1497, si può contemplare nella sua ubicazione originaria, ovvero la parete dell’antico salone del convento dei domenicani di Santa Maria delle Grazie.

Si tratta di un enorme dipinto alto 460 e largo 880 centimetri realizzato in tempera grassa (e forse con altri leganti oleosi) su intonaco, tecnica innovativa rispetto a quella comunemente utilizzata dell’affresco.

La creazione dell’opera

I domenicani commissionarono ai grandi artisti dell'epoca la decorazione del proprio edificio religioso, che Ludovico Sforza il Moro (duca di Milano dal 1480 al 1494) desiderava trasformare nel mausoleo della sua famiglia. Ludovico non riuscì, però, a portare a termine il suo progetto, in quanto perse tutto il suo potere e morì in prigione.

Per la creazione del dipinto parietale, Leonardo realizzò uno studio esaustivo e realizzò numerosi bozzetti preparatori. Coloro che lo videro lavorare affermarono che il suo comportamento era più che bizzarro. Alcuni giorni iniziava a dipingere di prima mattina e non posava il pennello neanche per mangiare, mentre, altre volte, passeggiava per la città alla ricerca di visi che lo ispirassero o trascorreva varie ore attonito, osservando inerme la sua creazione.

Una curiosità: dopo aver lavorato a lungo per la realizzazione di quest'opera, Leonardo non ottenne nessun compenso e non si preoccupò neanche di richiederlo!

Una superstite

L’opera ha sofferto sfortunate vicissitudini nel corso dei secoli; poiché dipinta su intonaco, fin da subito la pittura iniziò a staccarsi. Fra il XVIII e il XIX secolo furono realizzati vari tentativi di restauro, purtroppo falliti.

Durante l’occupazione francese, le truppe di Napoleone utilizzarono la parete per esercitarsi con tiri a segno e nel 1943 i bombardamenti distrussero il tetto della sala, lasciando il Cenacolo Vinciano, per vari anni, esposto alle intemperie.

Dopo accorti e intensi restauri, L’Ultima Cena di Leonardo ha recuperato parte del suo splendore originario e oggi può essere contemplata dai fortunati turisti che riescono a prenotare la visita con ampio anticipo.

Curiosità sull’opera

Anche se l’ultima cena è uno dei temi iconografici più frequenti della storia dell'arte, Leonardo riuscì a raffigurare in maniera straordinaria e originale uno dei momenti più importanti di questa scena, ovvero quando Gesù annuncia che uno dei commensali lo tradirà. In quest'opera Leonardo riuscì a trasmettere i sentimenti di stupore e paura provati dagli apostoli nel ricevere la notizia dell'imminente tradimento. 

Nei bozzetti di Leonardo, gli apostoli appaiono chiaramente identificati con il loro nome ma, nonostante ciò, vi sono delle figure che restano un’incognita; per le fattezze femminili del personaggio che si trova alla destra di Gesù, si pensa che raffiguri Maria Maddalena piuttosto che San Giovanni.

Quest'interpretazione la troviamo anche nel romanzo di Dan Brown, Il codice Da Vinci, che identifica il personaggio alla destra di Gesù con Maria Maddalena dando all'opera di Leonardo un significato esoterico. Basato sul romanzo l'omonimo film statunitense del 2006, diretto da Ron Howard e interpretato da Tom Hanks e da  Audrey Tautou.

Prenotare la visita

Per poter vedere il dipinto è necessario prenotare i biglietti con largo anticipo, anche i biglietti gratuiti: solitamente vengono messi in vendita trimestralmente con un mese di anticipo. L'opzione più comoda è prenotare la visita guidata dell'Ultima Cena.

Le visite si svolgono in piccoli gruppi che entrano ogni quindici minuti, quindi non si creano grandi assembramenti. Inoltre, negli ultimi mesi, i posti disponibili per sessione sono stati ampliati. Non è permesso scattare fotografie.

Santa Maria delle Grazie

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie fu costruita, secondo il progetto di Guiniforte Solari, nel 1463 per volere del Duca Francisco Sforza come parte di un convento domenicano. Si attribuisce a Bramante il progetto della costruzione, nel 1492, delle absidi semicircolari, della maestosa cupola, del chiostro e del refettorio.

Santa Maria delle Grazie non ha colpito eccessivamente la nostra attenzione rispetto ad altre chiese della città, se non per il fatto di accogliere la famosa opera di Leonardo.

Nella sacrestia si trova una piccola parte del percorso espositivo della Pinacoteca Ambrosiana, in cui si mostrano alcune parti del Codex Atlanticus del maestro fiorentino. È una visita che per noi non vale la pena. È più interessante il percorso espositivo della Biblioteca Ambrosiana.

Orario

Da martedì a domenica: dalle ore 8:15 alle 19:00.
Lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio chiuso.

Prezzo

Adulti: 15 (15,90US$)
Dai 18 ai 25 anni: 2 (2,10US$)
Cittadini UE Minorenni e over 65: ingresso gratuito.

Visita guidata al Cenacolo Vinciano 65 (68,90US$)

Trasporto

Tram: Corso Magenta - Santa Maria delle Grazie, linea 18.
Metro: Conciliazione, Cadorna, linea M1; Cadorna, linea M2.